Oltre 300 servizi digitale in corso di realizzazione, oltre 50.300 punti luce realizzati, oltre 54.000 mq di superfici efficientate, 239 nuovi autobus, circa 53 km di percorsi ciclabili e pedonali, oltre 100.000 persone prese in carico o coinvolte da misure di inclusione sociale, 615 alloggi realizzati.

I numeri del PON METRO fanno ben sperare. Sono rassicuranti su tutti i fronti. Dall’avanzamento digitale, alla mobilità, dall’efficientamento energetico all’ inclusione sociale, dalle infrastrutture alla digitalizzazione.

Se n’è parlato durante l’incontro – moderato da Gianni Dominici, Direttore Generale FPA – per informare il cittadino circa l’andamento del Programma e dei suoi interventi e per condividere le esperienze progettuali più innovative in un’ottica di resilienza verso il superamento della crisi economica e sociale scatenata dalla pandemia.

«Le nuove sfide previste per il programma 2021-2027 – ha raccontato nell’introduzione Giorgio Martini, Autorità di Gestione Pon Metro – Agenzia per la Coesione Territoriale – vanno verso il green, il digital, la cultura e il turismo». «Il programma si è dovuto adattare al nuovo contesto dettato dalla pandemia e dai suoi effetti», ha detto Adelina Dos Reis, DG Employment – Commissione Europea, collegata da Bruxelles. Nell’affrontare la ripartenza è fondamentale coinvolgere risorse. La pandemia ci ha ricordato l’importanza degli investimenti nel fondo sociale. Nel futuro prossimo diventa ancora più rilevante investire sulla ripresa della produzione, sulla formazione e sui posti di lavoro».

Si è focalizzato su due temi l’intervento di Willebrord Sluijters, Dg Regio – Commissione Europea. Da che periodo veniamo e qual è la grande sfida di quest’anno. «Tornare alla normalità attraverso il react, che dovrebbe preparare il terreno per il futuro. Un importo di più di 13 miliardi destinati, soprattutto, a servizi sanitari e transizione green».

 

Subito dopo gli interventi introduttivi una tavola rotonda per focalizzare l’attenzione sulla realizzazione da parte delle città di alcune Smart Control Room, che consentono di monitorare in tempo reale tutto il territorio urbano, generando una produzione enorme di dati e conoscenza, utile e adeguata a prendere decisioni in maniera tempestiva.

Le piattaforme intelligenti come strumenti di sviluppo dei territori è il tema attorno a cui è ruotato l’intervento di Alessandra Barbieri, Servizio Ricerca Finanziamenti e PON Metro del Comune di Firenze, mentre Marco Mastroianni, Direttore Progetti strategici e politiche internazionali e di sviluppo del Comune di Venezia, si è concentrato sul sistema della ricerca come ponte indispensabile verso l’innovazione urbana e la città del futuro. «L’idea dalla smart city di Messina parte dai giovani e da cinque obiettivi riconducibili all’idea di erogare servizi al cittadino in modo efficiente e puntuale. Nell’ottobre del 2018 è stato avviato il progetto MEsM@art, realizzato oggi al 75%», ha spiegato invece Placido Accolla, Referente PON Metro del Comune di Messina.

Partendo da questa premessa, l’evento annuale è stato anche occasione per presentare il progetto in corso sul Piano Operativo Complementare Città Metropolitane per la realizzazione di un Gemello digitale di città, un progetto di replica digitale della struttura cittadina che, attraverso i dati, il machine learning e l’intelligenza artificiale, permette di ottimizzare, innovare, costruire scenari e fornire nuovi servizi, di aumentare la partecipazione dei cittadini e sperimentare risposte d’avanguardia in ambiti chiave come la Transizione Digitale, il Green New Deal e l’Economia sociale. Ne ha parlato Edoardo Cosenza, Università degli Studi di Napoli – Academy San Giovanni a Teduccio, che ha spieato l’utilizzo delle nuove tecnologie sui dati prodotti nelle città attraverso la costruzione del Gemello digitale.

Spazio anche alla formazione e alla ricerca con gli interventi di Emilio Fortunato Campana, Direttore del DIITET – CNR che si è concentrato su dati urbani e nuove tecnologie per la transizione digitale delle “senseable city”, e Carlo Ratti, Professor of Urban Technologies and Planning Director – Massachusetts Institute of Technology di Boston.

A cura di Giorgia Lodato@PI4.it