Nella gestione dei Fondi Strutturali di investimento europei una parte consistente di errori proviene con certezza da un’errata applicazione delle norme in materia di appalti pubblici che, secondo Bruxelles, rappresentano un bacino da cui attingere con una quota stimata del 19%del Pil dell’Unione europea.
Con questa premessa arriva dalla Commissione un documento a diretto supporto dei funzionari pubblici di tutte le amministrazioni europee che consentirà di evitare gli errori più frequenti e di facilitare un iter complesso.
Seguendo le pratiche descritte, incluse in una vera e propria guida, le pubbliche amministrazioni dovrebbero guadagnare non solo il rispetto di regolarità e trasparenza, ma a regime ottenere un netto miglioramento dell’efficienza attraverso la semplificazione dei processi.
Il documento dal titolo “Guidance on public procurement”, è in realtà un aggiornamento di una versione precedente che, con circa 70.000 download ha evidenziato quanto fosse manifesta un’esigenza di maggiore chiarezza. Il documento nasce sulla base dell’attuale legislazione UE e spiega come sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove disposizioni sugli appalti pubblici entrate in vigore nel 2014 (Direttiva 2014/24/UE), che si concentrano su due temi centrali: l’incremento delle procedure online con conseguente snellimento della burocrazia; l’introduzione di nuovi criteri di valutazione relativi alla scelta di aziende socialmente responsabili e prodotti innovativi e rispettosi dell’ambiente.
Ogni fase dell’appalto pubblico è spiegata nel dettaglio dalla preparazione, alla pubblicazione del bando, alla selezione e valutazione delle offerte, all’esecuzione del contratto. Disponibili anche un’infografica esplicativa sugli orientamenti e ulteriori informazioni della Commissione a supporto della gestione e investimento dei fondi UE.